lunedì 27 agosto 2012

Madagascar 3 - Ricercati in Europa

Che un sequel sia all’altezza del suo predecessore, o addirittura lo superi in originalità e divertimento, è difficile; che un terzo episodio faccia altrettanto è raro, se non impossibile, ma “Madagascar 3: Ricercati in Europa” riesce nell’impresa.
La squadra DreamWorks mette a segno un altro successo con questo nuovo capitolo delle avventure di Alex, Marty, Gloria e Melman che, presi dalla nostalgia di casa, decidono di raggiungere i pinguini fuggiaschi a Montecarlo per tornare con il loro aiuto a New York e si imbattono in un circo itinerante.
Se nel primo dei film d’animazione della trilogia i protagonisti assoluti erano i quattro amici evasi dallo zoo alla scoperta della libertà e nel secondo si approfondivano i loro legami d’amicizia e il rapporto con la famiglia e le origini, in questo terzo episodio la narrazione diventa corale: in primo piano il gioco di squadra a ricalcare quella che è la filosofia fondante del mondo circense, più volte ricorrente nelle battute del film, ‘nel circo si sta uniti e ci si aiuta a vicenda’. Scelta azzeccata e vincente quella di elevare a comprimari esilaranti la mitica squadra di pinguini ingegnosi, re Julien e fedele seguito e i nuovi e variopinti animali del circo; espediente che permette al film di non risultare monotono e di trovare nuovi sviluppi e spunti di comicità.
Particolare risalto viene poi dato alle ambientazioni, perfettamente ricostruite, che fanno da sfondo alle rocambolesche avventure dei nostri eroi i quali, inseguiti dalla temibile Chantel DuBois acchiappa-animali di professione, viaggiano tra Montecarlo, Roma, le Alpi e Londra.
In un crescendo di effetti visivi spettacolari accompagnati da una colonna sonora vivace che spazia tra il pop e la dance music, tra citazioni cinematografiche che fanno l’occhiolino alle spy story, agli action movie e ai film di inseguimento, ma non solo, il film raggiunge il suo climax nella scena del debutto londinese dello spettacolo circense, in un tripudio di colori e coreografie di numeri mozzafiato che varrà agli acrobati l’ingaggio statunitense.
Ironico, originale, a tratti surreale “Madagascar 3” prosegue su ottimi binari la saga e - spero - la conclude. In una trilogia così riuscita, infatti, l’unico timore è che, sull’onda del successo ottenuto, si rischi di tirare troppo la corda non riuscendo a rimanere all’altezza delle aspettative. Anche se, visti i precedenti, mai dire mai.




VOTO:  /5

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