venerdì 17 ottobre 2008

Mamma Mia!

Arriva sullo schermo Mamma Mia!, il film musicale incentrato sulle canzoni degli Abba e tratto dall'omonimo musical teatrale che debuttò a Londra nel 1999 con la drammaturgia di Catherine Johnson e la regia di Phyllida Lloyd. Secondo il principio in base al quale "squadra che vince non si cambia" le due donne, insieme alla produttrice Judy Craymer, tentano di bissare il successo del precedente teatrale e approdano al cinema forti di un ottimo cast attoriale.
Sophie (Amanda Seyfried), cresciuta solo con la madre Donna (Meryl Streep) su un'incantevole isola greca, trova i diari giovanili della madre e scopre di avere tre possibili padri: l'architetto Sam Carmichael (Pierce Brosnan), il bancario Harry Bright (Colin Firth) e il marinaio Bill Anderson (Stellan Skarsgard). Decide così di invitarli tutti, a insaputa della mamma, in occasione del suo matrimonio con Sky (Dominic Cooper) e ciò porterà scompiglio nella, di solito tranquilla, isoletta sotto la quale è nascosta la fonte della dea Afrodite.
Questa la trama che, più che condurre allo svelamento del "giallo" e alla conclusione dell'intreccio narrativo con un significativo ritrovamento della figura paterna, mira a esaltare le qualità della straordinaria interprete principale. Meryl Streep, infatti, è indiscussa protagonista -insieme ai coinvolgenti e evocativi successi del gruppo svedese- di questo commedia che, pur non tralasciando tematiche importanti come il rapporto madre-figlia, l'affacciarsi alla vita di una giovane donna e l'inseguimento dei propri sogni, privilegia la creazione di un'atmosfera allegra e briosa nella quale l'attrice risulta una vera e propria "dancing queen".
Contribuiscono attivamente alla realizzazione di questo affresco anche le compagne di passate scorribande di Donna, la scrittrice solitaria Rosie (Julie Walters) e la plurisposata Tanya (Christine Baranski), che insieme alla loro migliore amica ridanno vita al loro gruppo, in puro stile anni Settanta, "Donna and the Dynamos" e con la loro verve animano spettacolari numeri musicali e spassosissime scenette. La vitale ed energica componente femminile sembra prevalere e trascinare una comunque eccellente e simpatica compagine maschile che, trovatasi coinvolta in questa avventura, alla fine, si mostrerà fonte di sorprese.
Bella la fotografia che restituisce un'immagine solare, selvaggia e invitante della Grecia e del suo splendido mare che con le sue acque contribuisce a far rinascere emozioni e sentimenti.
La colonna sonora è ben interpretata e coreografata sia dagli attori principali che dai cori della gente locale che contribuiscono a donare al film un tono folklorico e partecipato.
Impossibile non rimanere inebriati dall'ambientazione, dall'interpretazione e dalle musiche degli Abba che non ci abbandonano nemmeno nei titoli di coda e le cui parole sicuramente rimangono sulle labbra dello spettatore anche all'uscita della sala.



VOTO: /5

giovedì 9 ottobre 2008

Hancock

In un mondo che vive d'immagine e di strategie di comunicazione nemmeno un supereroe può salvarsi dal giudizio mediatico e dal consenso popolare, specialmente se è un goffo, trascurato e alcolizzato paladino della giustizia. Solo un esperto di marketing e pubbliche relazioni può porre rimedio a una situazione tanto disperata e riportare in auge il suo cliente restio verso le relazioni interpersonali.
Questa la storia di Hancock (Will Smith) - raccontata dal regista Peter Berg- che, in una "normale" giornata di disastrosi salvataggi ha la fortuna di incontrare sulla sua strada Ray Embrey (Jason Bateman), suo alter ego senza supe poteri impegnato in una lotta, che pare vana, contro l'egoismo e l'avidità delle multinazionali farmaceutiche.
Tra un completo restyling estetico e comportamentale, interviste con la stampa e strategie pubblicitarie mirate a riconquistare la stima degli abitanti di Los Angeles, pian piano impariamo a conoscere questo eroe scontroso, segnato da una profonda solitudine e la cui "criptonite" si rivelerà essere il più "umanizzante" dei sentimenti: l'amore capace di rendere vulnerabile -e non solo in senso figurato- anche il più forte dei supereroi.
Azzeccatissima la scelta del protagonista Will Smith che è perfettamente in grado di calarsi nei panni di Hancock, riuscendo a comunicarne allo spettatore sia l'aspetto irriverente e burlesco, sia quello più intimo e nascosto dietro l'apparenza. Anche Charlize Theron, nei panni della moglie di Ray e non solo..., si distingue per la sua recitazione convincente e comunicativa.
Insieme alle mirabolanti riprese aeree, agli scontri coi criminali e alle avventure strabilianti, che non possono mancare in un film del genere, il regista Peter Berg riesce a tratteggiare con ironia e freschezza la figura di questo eroe sui generis che, pur non rispondendo all'immaginario comune, non può non risultare vincente nella sua imperfetta autenticità.



VOTO: /5