martedì 17 marzo 2009

India

Lunedì 16 marzo è andato in scena al teatro Fraschini lo spettacolo India per la rassegna "Altri percorsi". E proprio della scoperta di altri percorsi si tratta, percorsi che fanno avventurare lo spettatore nell'appassionante mondo delle credenze e della mitologia di uno dei paesi più affascinanti dell'Oriente.Mara Baronti, attrice che da molti anni si dedica al teatro di narrazione, ci guida -sotto la regia di Alfonso Santagata- nell'esplorazione di un vasto repertorio di racconti e di miti fondativi della cultura e della religiosità indiana. Ci avviciniamo così -attraverso le storie di figure divine quali Brahma, Shiva, Vishnu, Kama, Sati e molti altri- alle leggende sulle origini del mondo, della morte, della passione e della concezione ciclica della vita. Così lontana dall'approccio lineare del mondo occidentale, questa visione del tempo, di uno scorrere e ricorrere di tutte le cose da cui nessuno e niente è escluso è più volte richiamata nel corso dello spettacolo, oltre che dalle parole, dall'immagine riccorrente delle ruota suo simbolo chiave.La voce suadente e coinvolgente della narratrice si amalgama con un apparato scenico di straordinaria ricchezza ed eterogeneità, realizzato da Beatrice Meoni. Pannelli mobili e trasformabili, sui quali vengono proiettate luci, immagini e video, vengono animati da Cristina Alioto e Patrizia Belardi che danzando, cantando e suonando, con grande perizia e raffinatezza, danno vita a quadri di grande fascino. Uno fra tutti il ballo della gonna roteante che sembrava, a tratti, sospeso in un ritmo surreale di rallentamento e accelerazione.
Per concludere con un triplo finale del quale vorrei ricordare l'ultimo aneddoto: un racconto che ci porta a riflettere su come, nonostante tutte le differenze filosofiche e religiose, l'interrogativo principe dell'uomo -qualunque sia la sua cultura- sia la ricerca incessante di un senso della vita che si ritroverà a pieno solo con il ritorno al Tutto:

Una bambola di sale aveva mille domande e dubbi e desiderava
conoscere l'oceano che le aveva dato la vita per interrogarlo
e per dare una risposta a tutte le sue perplessità.
Arrivò all'oceano carica di tutte le sue incertezze e,
non appena mise piede nell'acqua che l'aveva generata,
si sciolse e tutte le sue inquietudini sparirono;
non aveva più dubbi, nè domande...
era tornata all'Origine.



VOTO: /5

Nessun commento: