lunedì 4 febbraio 2008

Sola me ne vo

Tappa a Pavia per lo spettacolo Sola me ne vo che nelle sere dell' 1, 2 e 3 febbraio ha visto protagonista la grande Mariangela Melato sul palcoscenico del teatro Fraschini.
L'attrice si muove in una scena in nero, firmata da Marcello Jazzetti, che si anima della luce di numerose lampadine che sottolineano l'ingresso del boccascena e il contorno degli specchi-schermo, appesi sullo sfondo, sui quali vengono proiettate le immagini dei personaggi vestiti in passato dalla Melato e sui quali prende vita l'orchestra virtuale che, insieme al pianista Lorenzo Capelli presente sul palco, accompagna la protagonista nei numeri musicali.
Ecco così che in un gioco di luci e ombre, tra performance canore intensamente interpretate e coreografie (curate da Luca Tommassini) eseguite insieme ai suoi sei boys (Marco Bebbu, Stefano Benedetti, Tony B., Emanuele Pin, Paolo Sabatini, Marcello Sacchetta) e spazianti in un ventaglio espressivo che va dal tip tap al tango, passando per il grande varietà, Mariangela Melato ripercorre brani della sua vita artistica e non.
Guidata dal testo che lei stessa ha scritto insieme a Vincenzo Cerami, Riccardo Cassini e Giampiero Solari, l'attrice rivive la Fedra di Racine -vivacizzata da un divertente e imbarazzante incidente del mestiere-; gli esordi al teatro Odeon di Milano nella compagnia di Dario Fo e Franca Rame e alcuni dei propri trascorsi cinematografici, ironicamente rievocati dalla voce del Gennarino Carunchio di Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto che le ricorda continuamente i suoi ruoli da prostituta...
La carriera si mescola poi con frammenti di vita privata e familiare che aprono il sipario su una Mariangela Melato profondamente legata alla milanesissima coppia di genitori: la mamma sarta, perplessa di fronte alla fase "dark" della figlia adolescente e il papà ghisa (per i non milanesi: vigile urbano). Tra la descrizione di una giornata di riposo lontano da impegni lavorativi; le riflessioni sulla vita di coppia di "una" che alla fine, un po' per convinzione personale e un po' per mancanza di una vera e propria proposta, non si è mai sposata e gli omaggi a grandi personaggi dello spettacolo come Wanda Osiris, Giorgio Gaber e Claudio Villa, l'attrice rivela tutte le sue qualità performative e crea un intimo legame col pubblico che, in diversi momenti, viene interpellato e coinvolto direttamente.
In un continuo e sfumato passaggio dalla donna all'interprete e viceversa, Mariangela Melato mette in luce tutta la sua energia, la sua vena ironica, la sua capacità di calcare e rendere viva la scena e, con lei, il teatro: quel luogo magico popolato dallo spirito delle migliaia di personaggi che vi sono transitati e dove la vita e il mondo assumono una propria peculiare dimensione.
Le quasi due ore senza interruzioni -rette magistralmente dall'attrice senza cedimenti, nonostante un po' di raffreddore- corrono veloci in uno spettacolo che rende merito alle grandi doti e all'esperienza di quella che si può considerare una delle più apprezzate e riconosciute attrici del panorama italiano.



VOTO:/5

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