
In un teatro stracolmo di spettatori, radunatisi per assistere alla "performance" della simpatica trentaquattrenne sarda, c'ero anch'io, curiosa di verificare se la naturale predisposizione della protagonista alla battuta sarcastica e alla critica ironica applicata a spaccati di vita femminile, che tanto mi aveva divertito in tv, avrebbe retto una volta trasportata sulle assi di un palcoscenico in un vero e proprio spettacolo. A rispondere a questi miei dubbi un'ora e venti di risate, suscitate dalla divertente ricostruizione di insicurezze, manie e abitudini femminili, per un bilancio della serata decisamente positivo.
Il monologo ruota attorno a un canovaccio narrativo costituito dalla disperata ricerca da parte della protagonista e di due sue care amiche di un accompagnatore per non sfigurare -uniche non fidanzate- al matrimonio della più bruttina della classe che, fuori da ogni previsione, è riuscita a trovare un partito da sposare, facendo ricadere Geppi & Co. in un vortice di autoironica commiserazione.
La vicenda offre lo spunto per una esilerante riflessione sulla "singletudine" fatta di serate passate a rileggere i numerosi (2) messaggi degli ex, a ricordare tutti (1) i capodanni trascorsi con un uomo o a trangugiare cucchiaiate di nutella, il tutto ascoltando una canzone strappalacrime. Tra estenuanti (si fa per dire) sedute di step, ore e ore passate di fronte a un armadio pieno di vestiti acquistati in attimi di follia o che non entrano più e abbuffate tra amiche che condividono lo stesso destino, quello che si costruisce davanti ai nostri occhi è un universo in rosa, esplorato non senza una vena di autocritica comicità, che in fondo ride di se stesso e che dà il proprio meglio quando si scontra con quell'affascinante, ma altrettanto distante, mondo che è la psiche maschile. Ne nascono avventure fatte di incomprensioni e di modi diversi di affrontare la vita, la spesa, la prima notte insieme, le faccende domestiche, la guida e molto altro ancora, in alcune delle quali è
impossibile non riconoscersi.
Abile a mantenere vivo il contatto col pubblico (anche nel divertente bis che ha visto coinvolta la platea e una giovane coppia di promessi sposi tra gli spettatori) con la sua verve, Geppi è il volto di una donna come tante capace di lamentarsi quando è sola, ma di fare altrettanto quando ha accanto a sè un compagno, perchè è bello così, perchè noi donne non saremmo noi senza questa continua ricerca della perfezione, senza questa irrinunciabile tendenza a non accontentarsi mai, perchè -come diceva Fiorella Mannoia- "siamo così dolcemente complicate...". E allora impariamo da Geppi Cucciari a prenderci un po' in giro, a sdrammatizzare e a riderci su.
Il monologo ruota attorno a un canovaccio narrativo costituito dalla disperata ricerca da parte della protagonista e di due sue care amiche di un accompagnatore per non sfigurare -uniche non fidanzate- al matrimonio della più bruttina della classe che, fuori da ogni previsione, è riuscita a trovare un partito da sposare, facendo ricadere Geppi & Co. in un vortice di autoironica commiserazione.
La vicenda offre lo spunto per una esilerante riflessione sulla "singletudine" fatta di serate passate a rileggere i numerosi (2) messaggi degli ex, a ricordare tutti (1) i capodanni trascorsi con un uomo o a trangugiare cucchiaiate di nutella, il tutto ascoltando una canzone strappalacrime. Tra estenuanti (si fa per dire) sedute di step, ore e ore passate di fronte a un armadio pieno di vestiti acquistati in attimi di follia o che non entrano più e abbuffate tra amiche che condividono lo stesso destino, quello che si costruisce davanti ai nostri occhi è un universo in rosa, esplorato non senza una vena di autocritica comicità, che in fondo ride di se stesso e che dà il proprio meglio quando si scontra con quell'affascinante, ma altrettanto distante, mondo che è la psiche maschile. Ne nascono avventure fatte di incomprensioni e di modi diversi di affrontare la vita, la spesa, la prima notte insieme, le faccende domestiche, la guida e molto altro ancora, in alcune delle quali è

Abile a mantenere vivo il contatto col pubblico (anche nel divertente bis che ha visto coinvolta la platea e una giovane coppia di promessi sposi tra gli spettatori) con la sua verve, Geppi è il volto di una donna come tante capace di lamentarsi quando è sola, ma di fare altrettanto quando ha accanto a sè un compagno, perchè è bello così, perchè noi donne non saremmo noi senza questa continua ricerca della perfezione, senza questa irrinunciabile tendenza a non accontentarsi mai, perchè -come diceva Fiorella Mannoia- "siamo così dolcemente complicate...". E allora impariamo da Geppi Cucciari a prenderci un po' in giro, a sdrammatizzare e a riderci su.
VOTO:




2 commenti:
io adoro geppi cucciari!!!se fossi stata in italia nn sarei mancata...
qui ho spolpato tutti i video che ho trovato su you tube!
cmq scrivi proprio bene...brava
@Antonella: Grazie Anto! Lo spettacolo ti sarebbe piaciuto, lei è molto divertente e le sue battute colpiscono nel segno sia per quanto riguarda i "maschietti", che per quanto riguarda alcune abitudini-manie di noi "fanciulle" :)
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