domenica 28 giugno 2009

Coraline

"Fai attenzione a quello che desideri!" Mai sottotitolo avrebbe potuto essere più azzeccato per Coraline, ultimo gioiellino dell'animazione firmato Universal che racconta la storia di una ragazzina alle prese con il trasferimento in una nuova e piuttosto spaventosa abitazione. La noia, la sensazione di essere trascurata dai genitori troppo impegnati nella stesura di un catalogo di piante e una misteriosa bambola -la cui genesi per opera di rapidissime dita affilate come cesoie è l'inquietante prologo alla vicenda- porteranno la giovane protagonista in un mondo parallelo. Qui, una volta attraversata una piccola porta presente nel soggiorno della sua casa, Coraline penserà di aver trovato la realizzazione di tutti i suoi sogni con due genitori premurosi e accondiscendenti, perfetti cloni della famiglia reale se non fosse per due bottoni al posto degli occhi. Presto, però, si accorgerà di come possa essere sottile il confine tra sogno e incubo e sarà costretta a rivedere le sue prospettive.
Accompagnata in questo viaggio, che a tutti gli effetti può dirsi di formazione, da un gatto parlante e da uno strambo centauro, Coraline incontrerà sulla sua strada pittoreschi e surreali vicini di casa che contribuiranno a donare all'atmosfera un che di magico e di pungente.
Il film, tratto da un romanzo di Neil Gaiman, è scritto e diretto da Henry Selick, già coautore e regista insieme a Tim Burton di Nightmare before Christmas. Completamente girato in stop motion, Coraline è realizzato in 3D, anche se personalmente ritengo che gli occhialini stereoscopici poco aggiungano ad un racconto che già di per sè risulta inquietante e affascinante allo stesso tempo. In questa deformazione della realtà che comincia immediatamente con la storpiatura del nome della protagonista, il brivido si mescola all'ironia e alla meraviglia per un cartoon che strega. Da non perdere in questo cinema di inizio estate.






VOTO:
/5

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