lunedì 12 novembre 2007

Le onde del cuore

Premettendo che il mio blog solitamente si occupa di film o spettacoli teatrali, questa volta voglio fare un'eccezione parlando di un libro. Non capita tutti i giorni di vedere un caro amico riuscire a raggiungere un'obiettivo importante come la pubblicazione di un proprio scritto e visto che questo è proprio quello che è successo (per ben due volte) ad Andrea Antoniotti, desidero omaggiarlo con questa mia breve recensione per fargli sapere quanto sia contenta per lui e -nel mio piccolo- per fargli un po' di pubblicità.
Mercoledì 14 novembre Andrea sarà a Roma per promuovere il suo secondo libro "Storie di tatuaggi", che verrà presentato anche nel suo paese di nascita (Gropello Cairoli, PV) sabato 1 dicembre 2007, e in attesa di poterlo leggere e recensire ho pensato di iniziare a parlare qui della sua opera prima "Le onde del cuore".
Il libro, pubblicato nel marzo 2007 per le Edizioni Penna d'Autore di Torino, si è classificato tra i semifinalisti del premio Letterario Internazionale 2006 "Trofeo Penna d'Autore" ed è acquistabile online (http://www.pennadautore.it/biblioteca/narrativa2007/antoniotti.htm) al prezzo di 8 euro.
Si tratta di un romanzo breve incentrato su un ragazzo che, in prima persona, racconta la sua storia e quella del suo gruppo di amici alle prese con un momento importante della loro vita: la decisione di abbandonare il porto sicuro della routine, delle abitudini e dei clichè di un piccolo paese per trovare il coraggio di inseguire i propri sogni e le proprie inclinazioni e di riscoprire il proprio rapporto con Dio.
Sulla scia di una trama che ricorda il classico romanzo di formazione, ma senza eccessive pretese di grandezza, in una prosa scorrevole, il cui unico appunto può essere fatto ad alcune scelte lessicali non ancora giunte al pieno della maturità, Andrea Antoniotti riesce con un tocco delicato a seguire questo gruppo di ragazzi che, nella semplicità delle loro esistenze, si trova ad affrontare i dubbi e le difficoltà della vita di tutti i giorni connessi al non sempre semplice passaggio all'età adulta: il protagonista che, stufo dell'impiego d'ufficio e dell'immaturità di certi comportamenti, si decide a cambiare lavoro, incontra l'amore e riesce dopo le iniziali resistenze a superare il blocco dello scrittore; Fabio che, dopo un pellegrinaggio a Santiago, ritrova se stesso, rinsalda il proprio rapporto di coppia e trova un'occupazione che gli permette di esprimersi al meglio; Daniele che insegue all'estero il suo sogno di diventare giocatore di rugby; Emilio che supera i suoi timori e va a vivere da solo e Paolo che, dopo essere stato costretto a rinuciarvi per cause di forza maggiore, riprende il suo percorso verso la carriera calcistica professionale. Storie e caratteri diversi, ma accomunati dal medesimo obiettivo: scoprire quale tipo di mare agita il proprio cuore per riuscire a seguire la propria vera natura, per assecondare il moto ondoso delle proprie passioni e delle proprie necessità.
A chi avanzasse qualche dubbio sulla credibilità di una serie di storie che si avviano tutte verso il lieto fine e che paiono animate da una positività e da un ottimismo che a qualcuno possono sembrare eccessivi o fuori dal mondo, rispondo che nel libro è chiaramente riscontrabile (e in questo sono avvantaggiata, conoscendo personalmente l'autore) una nota autobiografica che permea tutte le esperienze narrate e che si fa garante della veridicità dei sentimenti, delle emozioni e degli stati d'animo che -punto di forza del racconto- sono abilmente e puntualmente descritti nel corso del racconto, che ben riesce a rendere i dubbi, le paure e le insicurezze dei personaggi. Nella narrazione non mancano gli accenni a momenti difficili e ad ostacoli che si presentano lungo il cammino di questi ragazzi, ma che riescono fortunatamente a essere affrontati facendo affidamento sulla forza dell'amicizia e della fede.
E in un periodo in cui siamo bombardati dal fiume di notizie che mettono in luce solo -o quasi- quello che di brutto o meschino possono fare i ragazzi alle prese con le innegabili difficoltà della crescita e della vita, non vorrei che questo libro venisse etichettato come un racconto edulcorato che fugge dalla realtà, perchè -a mio parere- è invece un esempio necessario di come si possa scegliere una strada alternativa, forse controcorrente, ma che che porta i suoi frutti.
Il messaggio di "Le onde del cuore" non vuole con questo esprimere nessun giudizio di merito o di valore sui diversi modi di affrontare il mondo, ma solo lanciare una testimonianza e una speranza.
E non trovo modo migliore per concludere che con alcune delle parole di Andrea, tratte dal romanzo, che vogliono essere un augurio per lui:
"Ascolta il rumore della Vita, emoziona il tuo cuore e scrivi pagine indelebili per coloro che saranno disposti ad aprire l'anima al Mondo."


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