sabato 6 ottobre 2007

Hairspray

Dopo l'intramontabile successo di Grease, John Travolta torna di nuovo in un musical il cui titolo ruota ancora una volta attorno ad un prodotto per capelli, questa volta si tratta della lacca che in Hairspray viene usata in quantità industriali da uomini e donne per fissare le cotonate e elaborate acconciature.
Nel film diretto da Adam Shankman, remake della commedia di John Waters del 1988 dal titolo "Grasso è bello", John Travolta interpreta il ruolo di Edna, una simpatica casalinga sovrappeso la cui altrettanto in carne figlia Tracy (Nikki Blonski) desidera con tutto il cuore entrare a far parte del "Corny Collin's Show", una trasmissione televisiva incentrata sul ballo e la musica che va in onda tutti i pomeriggi su una rete locale di Baltimora.
Sulla strada verso il coronamento del suo sogno trova però un ostacolo, anzi due: Velma l'arrivista e senza scrupoli direttrice della rete televisiva, interpretata da una sempre affascinante Michelle Pfeiffer, e la figlia Amber (Brittany Snow) reginetta della trasmissione e favorita al concorso di Miss Lacca, entrambe simbolo di una società nutrita di pregiudizi fisici e razziali.
Sì, perchè la vicenda si svolge agli inizi degli anni Sessanta quando in America non è ancora avvenuta l'integrazione tra bianchi e neri e i primi passi in questo senso sono appena incominciati.
La giovane Tracy, certo non corrispondente al modello di bellezza della pin up, dominante all'epoca, ma dotata di grande talento nella danza e nel canto, riesce finalmente, anche grazie all'aiuto dei suoi amici di colore, ad entrare nel cast del programma e a convincere la madre a superare i suoi timori sul giudizio della gente, a farle da agente e ad uscire di casa, dopo dieci di anni di reclusione.
Il suo successo, però, interferisce con i disegni di Velma che per dimostrare la sua autorità e per vendicarsi delle provocazioni di Maybelle, una prorompente e carismatica conduttrice di colore perfettamente interpretata dalla bravissima e potente cantante Queen Latifah, abolisce il "negro day" (l'unica giornata della settimana in cui ai neri e permesso di ballare, rigorosamente separati dai ragazzi bianchi) dallo show.
E' giunto il momento di prendere apertamente una posizione e Tracy è in prima fila a sfilare con i suoi amici di colore per protestare contro la loro cancellazione dal programma, ma non solo...anche nella speranza di una loro futura integrazione nella società. Il corteo si imbatte nella polizia, Tracy colpisce con un cartello -che nei notiziari diventerà una pesante spranga di ferro- uno dei poliziotti ed è costretta a fuggire, diventando una ricercata e rifugiandosi a casa di Maybelle.
Nel frattempo giunge il momento della puntata principale del "Corny Collin's Show", quella in cui verrà eletta la reginetta della lacca e lo studio tv è presidiato dalle forze dell'ordine che hanno il compito di controllare che Tracy non si intrufoli. Ogni loro sforzo si rivela però inutile, perchè la ragazza riesce a entrare nella sede della tv, attraverso un ingegnoso piano ideato da Maybelle con l'aiuto di numerosi complici, tra cui Edna e suo marito Wilbur -un singolare proprietario di un negozio di scherzi divertenti, impersonato da un simpatico Christopher Walken, che ha sempre creduto nelle potenzialità della figlia e l'ha sempre spronata nell'inseguire i suoi sogni.
Tracy fa la sua comparsa nella diretta tv, vestita in un perfetto stile anni Sessanta (abito optical e capelli dritti e liscissimi) che simboleggia il nuovo che avanza e la sua definitiva rinuncia all'omologazione con un ambiente in cui in fondo non si era mai riconosciuta e nel quale aveva cercato di essere accettata anche attraverso una gonfia e perfetta cotonatura.
La ragazza rivela le vere intenzioni di Velma che aveva truccato il concorso e viene licenziata; rompe gli schemi, coinvolge nelle danze tutti i ragazzi di colore e la giovane figlia di Maybelle che, sbaragliando la concorrenza di Amber, vince la fascia di Miss Lacca.
Alla fine anche le trame del cuore trovano degna conclusione dal momento che Tracy riesce finalmente a coronare il suo amore con il ragazzo dei suoi sogni Link, ballerino protagonista della trasmissione (interpretato dal tanto amato dalle adolescenti Zac Efron, già protagonista di High School Musical), e la sua migliore amica la "bianca" Penny (Amanda Bynes) porta alla luce del sole -o sarebbe meglio dire dei riflettori- i suoi sentimenti per Seaweed (Elijah Kelley) il figlio "nero" di Maybelle.
Questa la trama di Hairspray che si sviluppa in un turbinio di musiche e canzoni coinvolgenti.
Complessivamente positivo il mio giudizio su questo musical che se, a mio parere, parte un po' lento nella prima parte, si riprende alla grande e trova il suo apice nella figura di Edna, credibilmente interpretato da John Travolta che, dopo cinque ore di trucco, con una pesante tuta al gel e cinque protesi facciali, si trasforma in una donna il cui grande peso non le impedisce di esibire le sue qualità danzerine e le sue capacità seduttive da cui il marito è ancora attratto dopo molti anni. Di rilievo è anche l'interpretazione di Queen Latifah, l'alter ego color cioccolato di Edna, che veste i panni di una coraggiosa amante del cibo piena di personalità.
Vivace nei colori, negli abiti, nelle scenografie Hairspray replica il successo del suo precedente di celluloide e del musical di Broadway, ed è destinato per successo di pubblico ad entrare nella rosa dei musical preferiti del grande schermo.



VOTO:/ 5

3 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Lu!
lascio anch'io la mia impronta nel tuo blog ;-)
Ho visto l'altra sera Hairspray ma non mi ha entusiasmato:l'ho trovato molto ben fatto ma...per niente coinvolgente!
sarà che son troppo legata a Grease :-)
baci e....complimenti per il blog!
Betty

Zio Burp ha detto...

Ciao Lucy, se non hai impegni per il 13 nov mi piacerebbe venissi a spazio per Cinestesia. Se li hai gli impegni... cambiali.

Mi piacerebbe che poi ne scrivessi in rete naturalmente. Consideralo tipo un invito-stampa ok? Pensaci dai.

Zio Burp ha detto...

Parliamone anche via mail se credi zioburpATgmail.com