
L'ex giornalista, abbandonata la carriera televisiva, vorrebbe dedicarsi alla politica e all'approvazione di una legge sullo svincolo dei terreni demaniali proposta da un collega -l'onorevole Long- che nasconde desideri di guadagni illeciti, se una volontà superiore non glielo impedisse, costringendolo a indossare i panni di moderno Noè e aiutandolo ad avverare il proposito che gli aveva fruttato la vittoria nella campagna elettorale e cioè quello di cambiare il mondo.
Steve Carell, l'attore diventato famoso nella commedia "Quarant'anni vergine" e nell'agrodolce "Little Miss Sunshine", torna nuovamente diretto da Tom Shadyac nello spin off del precedente "Una settimana da Dio" con protagonista Jim Carrey, diventando qui il personaggio principale

Alla fine Evan Baxter capitolerà e comincerà a costruire insieme ai figli la sua arca, non senza qualche infortunio, nonostante l'ausilio di un manuale di costruzione di arche per principianti (una traduzione italiana che non rende a pieno l'originale più azzeccato e ridicolo "dummies"= idioti).
Ma la gente del posto non comprende la missione che Dio gli ha affidato, non crede alla previsione di un nuovo diluvio e lo considera fuori di testa e certo il look da cantante rock trasandato, le sue uscite inconsuete e le previsioni metereologiche non sono d'aiuto...

Il 22 settembre, termine previsto per il diluvio arriva, gli animali sono tutti imbarcati, ma dal momento che il cielo non preannuncia alcuna tempesta -se non una breve pioggerella- nessuno prende sul serio gli inviti di Evan a salire sulla barca e l'onorevole Long minaccia di distruggere l'arca col pretesto che, con la sua costruzione, si sono infrante le norme del protocollo, in realtà perchè il mutamento del collega ha interferito con i suoi loschi piani.
Perfino la famiglia Baxter tentenna nelle proprie convinzioni, fino a quando Evan capisce che l'inondazione non verrà dal cielo, ma dalla diga di Long Lake, voluta dall'omonimo onorevole e mal progettata. Ad un tratto il muro di cinta del bacino crolla e solo a quel punto la gente si convince a salire sull'arca, trovando la salvezza dalla furia delle acque che distruggono l'intero quartiere. Comincia così una cavalcata sulle onde che porta il poderoso manufatto di legno proprio nella sala del Congresso dove sta per essere approvato il disegno di legge di Long che, però, vista la situazione viene abbandonato.
L'avventura è finita e Evan ha finalmente il tempo di fare un'escursione campestre con la famiglia che si conclude con la spassosa danza "rituale" di Baxter, questa volta eseguita insieme a un'autoironico Dio in persona.
Meritano un accenno anche alcuni dei numerosi personaggi di contorno che con le loro battute e particolarità rendono più vivace il film: il piccolo figlio Ryan Baxter, appassionato di documentari sugli animali, che snocciola le sue bizzarre conoscenze in contesti non sempre appropriati e il composito trio di assistenti di Baxter: Rita la premurosa e spiritosa segretaria personale; Marty assistente fidato, iper attento agli impegni di lavoro e infine l'informatissimo, ma altrettanto inconsueto giovane, Eugene che è "innamorato" del suo capo e che vorrebbe tanto assomigliargli

E mi raccomando non abbandonate la sala alla fine del film per non perdervi le immagini del cast -animali compresi- e delle riprese del film accompagnate da una movimentata colonna sonora che fa venire voglia di mettersi a ballare.
Che dire complessivamente di questo film? Una piacevole commedia, per trascorrere una divertente e spensierata serata. Lungi da eccessive pretese, nascendo con l'intento primario di mettere a frutto le qualità comiche di Steve Carell e di offrire allo spettatore una serie esileranti situazioni condite con buffe performance di animali magistralmente addestrati, "Un'impresa da Dio" certo non pretende di ergersi a baluardo di una profonda riflessione spirituale, ma offre comunque, con la sua storia e con alcuni spunti, messaggi positivi: il valore di una famiglia unita, di un piccolo gesto disinterassato, l'importanza della fiducia reciproca...principi accusati da alcuni critici di essere frutto, nel film, di considerazioni a volte un po' scontate e superficiali, ma sempre e comunque -a mio avviso (sono forse troppo sentimentale?)- validi e necessari. In un periodo in cui molti film tralasciano il lato positivo della vita e mettono in rilievo solo le negatività e le brutture umane, che purtroppo esistono, perchè non accennare al fatto che non bisogna abbandonare la speranza e che, anche se pian piano, qualcosa può cambiare? Se questo poi avviene mentre ci godiamo qualche sana risata perchè no? In fondo l'importante è avere fede........
VOTO:


